LUOGO D'AVVISTAMENTO: Chachapoyas, Perù (usanza diffusa in tutto il paese)
OSSERVAZIONI: Il Cuy (o, come viene chiamato in Italia, porcellino d'india) è un animale nativo del Perù. Qui viene allevato a scopo alimentare e gli abitanti del Perù sorridono quando viene detto loro che in Europa questo animaletto viene importato come animale da compagnia mentre i gringos, solitamente, inorridiscono all'idea di mangiarsi un animaletto così carino.
Personalmente credo che se si mangiano i conigli si può anche provare il cuy che sollazzerà il vostro palato con le sue carni tenere e la sua pelle croccante. E' infatti la pelle (insieme alle guance) la parte più prelibata del cuy cotto alla brace in quanto diventa croccante e saporita, ottima se accompagnata da una salsa aji, ovvero una salsa piccante tipica del Perù.
Da sottolineare che il cuy viene allevato da secoli a scopo alimentare come testimoniano le gabbiette di pietra ritrovate all'interno delle abitazioni nel complesso di Kuelap (distretto di Chachapoyas).
Nelle foto sopra propongo il Cuy nelle quattro fasi principali: vivo e morbido, scannato in una bancarella del mercato, cotto al ristorante ed infine mangiato (da me).
Una curiosità: il pelo di cuy non serve a nulla (a parte scaldare il cuy quando è vivo).
OSSERVAZIONI: Il Cuy (o, come viene chiamato in Italia, porcellino d'india) è un animale nativo del Perù. Qui viene allevato a scopo alimentare e gli abitanti del Perù sorridono quando viene detto loro che in Europa questo animaletto viene importato come animale da compagnia mentre i gringos, solitamente, inorridiscono all'idea di mangiarsi un animaletto così carino.
Personalmente credo che se si mangiano i conigli si può anche provare il cuy che sollazzerà il vostro palato con le sue carni tenere e la sua pelle croccante. E' infatti la pelle (insieme alle guance) la parte più prelibata del cuy cotto alla brace in quanto diventa croccante e saporita, ottima se accompagnata da una salsa aji, ovvero una salsa piccante tipica del Perù.
Da sottolineare che il cuy viene allevato da secoli a scopo alimentare come testimoniano le gabbiette di pietra ritrovate all'interno delle abitazioni nel complesso di Kuelap (distretto di Chachapoyas).
Nelle foto sopra propongo il Cuy nelle quattro fasi principali: vivo e morbido, scannato in una bancarella del mercato, cotto al ristorante ed infine mangiato (da me).
Una curiosità: il pelo di cuy non serve a nulla (a parte scaldare il cuy quando è vivo).
2 commenti:
Muy bueno!
Interessante l'ultima cena della cattedrale di Cuzco, con il CRisto che pranza con il cuy...e, casualmente, Giuda è rappresentato con i tratti somatici di Pizarro!
Non ho visitato la cattedrale di cuzco, non posso entrare in chiesa!
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