Flash. Katmandu, il Grande Viaggio - Charles Duchaussois

Quando Charles Duchaussois scrittore e protagonista del libro visse la sua avventura straordinaria e terribile erano altri tempi diversi da quelli di oggi. Quasi quarant'anni sono passati, e già l'epopea degli hippies, dei "figli dei fiori", di coloro che cercavano in un Oriente favoleggiato un'illuminazione che in realtà aveva soltanto il volto sinistro della droga ci pare fuori del tempo. Crederlo tuttavia sarebbe sbagliato.La droga continua più che mai la sua marcia mortale, e gli hippies di trent'anni fa non sono diversi dai tanti ragazzi che ogni giorno bruciano la loro fragile esistenza alla ricerca di un'estasi sempre più illusoria. Per questo la tremenda "discesa agli inferi" di Duchaussois rimane un monito inquietante e attuale, la testimonianza di una minaccia sempre in agguato, di un'insidia che non perdona. Charles Duchaussuois in "Flash - Katmandu il grande viaggio" parla della sua gioventù, vissuta disordinatamente girovagando per il medioriente e per parte dell'oriente. Charles è un giovane francese sommerso da problemi economici che fugge dal suo Paese per conoscere nuove culture e nuovi Paesi: Turchia, Libano, Iraq, Iran, Kuwait, India, Nepal. In questo travolgente viaggio, in piena epoca hippy, Charles incontra la droga: inizialmente spacciando hashish, poi fumandola (20, 30 shilom al giorno) e, lentamente verso l'oriente, sperimenta oppio, morfina, metedrina, ecstasy, LSD, fino a drogarsi di eroina. Un cammino pericoloso, che porterà Charles a rifugiarsi sulle vette dell'Himalaya e desiderare la morte.

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